Le lenti a contatto nascono quasi contemporaneamente in Svizzera, Francia e Germania alla fine del 1800.
Queste prime lenti, costruite in vetro e piuttosto grandi, raggiunsero uno scarso successo. Dopo il 1935, con l’impiego dei materiali plastici, fu possibile pensare più seriamente alle lenti a contatto di tipo rigido, ma bisognò aspettare il 1948 perchè l’americano Kevin Tuohy proponesse un tipo di lente più accettabile per gli occhi rispetto al modello europeo.
Il vero boom delle lenti a contatto cominciò dopo il 1960, quando Otto Wichterle di Praga propose un materiale nuovo con il quale costruì le prime lenti a contatto morbide.
Oggi le lenti a contatto più impiegate nel mondo sono le lenti morbide o idrofile.
Le lenti a contatto morbide o idrofile, così chiamate per il loro contenuto di acqua che le rende morbide, sono costruite con polimeri plastici organici.
Questi materiali rendono le lenti gradevoli nell’uso ma comportano due inconvenienti:
Tutti i componenti organici delle lacrime aderiscono alle superfici delle lenti rendendone meno gradevole l’uso
I microrganismi aderiscono alle lenti e le trasformano in un ottimo terreno di coltura per la loro vita e riproduzione.
Per ridurre questi inconvenienti si sono previste lenti per un uso ridotto nel tempo, esse possono essere ad uso:
Giornaliero, queste lenti si usano un solo giorno e poi si eliminano
quindicinale, queste lenti possono essere usate per un massimo di 15 gg di seguito oppure non di seguito.
Esse vanno assolutamente conservate in una soluzione disinfettante per tutto il tempo che non si indossano
Mensili, queste lenti possono essere usate per un massimo di 30 gg di seguito oppure non di seguito.
Anche queste vanno assolutamente conservate in una soluzione disinfettante per tutto il tempo che non si indossano
Le lenti ad uso più prolungato richiedono trattamenti di pulizia e disinfezione più accurati.
Come puoi difenderti dai depositi sulle lenti e dai microrganismi?
La pulizia e la disinfezione permettono di salvaguardare la salute degli occhi.
Cosa fare?
Detergere le superfici con un prodotto adatto allo scopo e contemporaneamente praticare un’azione meccanica di strofinamento fra le dita o sul palmo della mano
porre le lenti nel loro contenitore immerse in un prodotto disinfettante per il tempo prescritto.
Riprendere le lenti dopo la disinfezione o quando si desidera indossarle, risciacquarle con soluzione salina sterile monodose o spray.
Per chi usa le stesse lenti per più di 15 giorni è consigliabile, oltre la disinfezione, anche l’uso di enzimi, questi prodotti eliminano dalle lenti le proteine che si accumulano nel tempo sulle lenti e la sopportabilità delle stesse migliora.
E’ necessario lavare le lenti prima e dopo l’uso degli enzimi.
Una facile soluzione dei problemi di pulizia sono le lenti one day o monouso.
Queste lenti hanno il vantaggio di essere usate per una giornata e quindi eliminate insieme all’uso dei prodotti detergenti e disinfettanti.
Quindi una grande praticità d’uso,la comodità di indossare lenti nuove ogni giorno, nessuna formazione di depositi, minor rischio di infezioni oculari mentre l’economicità sta nelle confezioni con molte lenti e nel risparmio sui liquidi.
Queste lenti possono correggere i difetti di: miopia, ipermetropia, lievi difetti di astigmatismo e la presbiopia.