Il trattamento antiriflesso viene realizzato su di una lente al fine di ridurre le immagini disturbanti che si formano per riflessione dalle sue superfici.
Le immagini possono essere generate da radiazioni provenienti da sorgenti posizionate:
A. Dietro la lente e riflesse dalla superficie posteriore.
B. Dietro la lente che dopo essere state rifratte dalla superficie posteriore, riflesse da quella anteriore e ulteriormente rifratte dalla superficie posteriore, arrivano all’occhio.
C. Davanti alla lente, ottenute dalla rifrazione sulla superficie anteriore, da due riflessioni (prima sulla superficie posteriore e successivamente su quella anteriore) e dalla ulteriore rifrazione sulla superficie posteriore. Nonostante la loro bassa intensità sono le immagini riflesse più fastidiose.
D. Davanti alla lente che, dopo averla attraversata, si riflettono sulla cornea e, dopo ulteriore riflessione sulla superficie posteriore della lente arrivano nuovamente a livello oculare, la loro intensità risulta molto ridotta.
E. Davanti alla lente, in questo caso le radiazioni luminose, dopo averla attraversata, si riflettono sulla cornea e, dopo una prima rifrazione sulla superficie posteriore, si riflettono su quella anteriore, arrivando a livello oculare dopo l’ulteriore rifrazione sulla superficie posteriore. Anche questa immagine, simile alla precedente, ha una bassa intensità.
Il trattamento antiriflesso, anche se multistrato, non può eliminare completamente tutte le lunghezze d’onda riflesse dalla lente ed è per questo motivo che le lenti trattate presentano comunque una colorazione residua.
Poiché l’intensità delle immagini riflesse aumenta all’aumentare dell’indice di rifrazione del materiale della lente il trattamento antiriflesso diventa importante al fine di ottenere:
A. Aumento della nitidezza;
B. Miglior definizione dell’immagine per aumentato contrasto;
C. Attenuazione delle immagini fantasma riflesse;
D. Maggior continuità del livello di prestazione in quanto l’attività percettiva è meno disturbata dalle immagini fantasma;
E. Riduzione degli inestetismi legati alle riflessioni generate dalla superficie anteriore della lente.
Un trattamento antiriflesso è sempre consigliato nei seguenti casi:
A. In lenti di medio e alto potere poiché vengono ridotti gli anelli concentrici dovuti alle riflessioni periferiche;
B. Per la guida notturna in quanto l’utilizzatore risulta meno disturbato da fanali, lampioni e insegne luminose;
C. Nelle anisometropie in quanto si attenua il diverso aspetto esteriore tra le due lenti;
D. Per portatori di lenti con elevati poteri prismatici;
E. Per operatori di videoterminali.
Trattamento antiriflesso Teflon ® EasyCare
Nuovo trattamento ad elevata resistenza con effetto antistatico e idrorepellente.
Il nuovo ed esclusivo trattamento antiriflesso Teflon® EasyCare nasce dalla collaborazione fra SOLA Optical e DuPont, azienda leader mondiale nello sviluppo dei trattamenti di superficie.
Massima trasparenza, massima resistenza e grande facilità di pulizia sono le caratteristiche principali del trattamento Teflon® EasyCare.
Migliore estetica delle tue lenti, maggiore protezione per i tuoi occhi dai riflessi, dalla polvere e persino dalla pioggia, i benefici subito percepibili del nuovo Teflon® EasyCare. Il trattamento è realizzabile su lenti in resina organica.
Caratteristiche:
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• Elevata resistenza alle abrasioni superficiali testata in base ai più elevati standard qualitativi
• Proprietà antistatiche garantite grazie ad un particolare materiale antistatico incorporato nel rivestimento. Tale caratteristica previene il deposito di pulviscolo e di piccole fibre sulle superfici della lente, rendendo ancora più semplice la pulizia e riducendo la possibilità di deterioramento.
• Eccezionale idrorepellenza: uno strato di finitura applicato sulla superficie permette all’acqua di scivolare via, prevenendo la formazione di depositi di calcare difficili da pulire.